Un viaggiatore qualsiasi scrisse il 5 Aprile del 2011
JORGE MATEUS E IL FESTIVAL TEATRALE DI QUITO
E’ alto 1,80, corporatura sostenuta, capelli brizzolati, viso che non nasconde la bellezza di un tempo migliorata con gli anni, porta sempre cappotti pesanti con lunghe sciarpe, maglione, pantalone, molte volte con colori e disegni estremi (per coprirsi dal freddo che passa nelle aule o nel teatro quando insegna l’arte della recitazione) il tutto portato con totale disinvoltura e, infine, immancabile, un bel borsone in pelle tipo “postino di una volta” che si carica sulle spalle come uno zaino e che non dichiara il peso “over baggadge” che “Lui” si carica e si porta dappertutto, sempre. “Lui”, è Jorge Mateus, nato a Riobamba (180 Km da Quito), bravo attore ma, sopratutto, straordinario regista teatrale (definito “allievo di Strehler”, nonostante non lo abbia mai conosciuto personalmente), ideatore e deus ex machina del Festival Internazionale dei Maestri e Scuole di Teatro che da 10 anni propone una settimana intensa di spettacoli teatrali e corsi di vario tipo (dal mimo al clown, dalla recitazione alla voce o, la pittura scenografica) nella capitale ecuatoriana.
E’ infatti grazie alla volontà di Jorge che ogni 2 anni si ricrea un’esuberante attività nel complesso che ospita la Scuola d’Arte e di Teatro, nella parte più in alta dell’Università Centrale (ai piedi del vulcano Pichincha), per una settimana è un susseguirsi di incontri culturali e spettacoli teatrali (uno a mezzogorno e uno di sera, e per, solamente, una funzione per Compagnia) che riesce ad affratellare tutti i partecipanti, un ritrovare il gusto per la conoscenza e l’insegnamento, il tutto corroborato da un’esplosione di saluti e di sorrisi che continuamente si incrociano per i corridoi e le aule.
L’anfitrione (Jorge) mai perde la calma, controlla assolutamente la situazione con tranquillità, applica la “cultura andina” del sorriso e con voce bassa, ti fà capire che, se hai un problema, si risolverà a...”horita” (traduzione, più o meno, di: subito, fra poco, più tardi, domani...), insomma, con lui devi assolutamente, anche se hai fretta, calmarti, anche perchè, se non lo fai, lo devi fare! E magicamente, lo garantisco, tutto viene risolto, la carta che mancava, il registratore che avevi chiesto, il pennarello per scrivere alla lavagna...insomma, tutto, viene recapitato e risolto con estrema rapidità, al punto tale che rimani ogni qualvolta colpito per la professionalità e la gentilezza che il gruppo di attrici e attori dei quattro Corsi di teatro (gli “angeli custodi” che dall’inizio alla fine, seguono i passi di ogni ospite del Festival), Natalia, Luciana, Germanico, Alexis, Edoardo...questi ed altri 18...tutti loro innamorati del dolce “Maestro Mateus”, tutti uniti come un’unica anima per far marciare come una macchina perfetta, il Festival. E “Lui”, continua, nonostante enormi difficoltà economiche, a portare avanti, per regalare alle centinaia di persone che assistono al Festival, le proposte delle differenti culture che portano a Quito, per una settimana, e per 1 volta ogni due anni, i risultati delle ricerche e del lavoro delle scuole teatrali di mezzo mondo. Napaikuy Jorge Mateus, Napaikuy giovani attrici e attori, gracias, grazie!!
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