domingo, 29 de enero de 2012

Argentina...Rosario!


UN VIAGGIATORE QUALSIASI IL 2 DICEMBRE 2011 SCRISSE:
Rosario ( città a 400 chilometri da Buenos Aires)
L’Argentina è un paese gigantesco e le distanze tra una città principale e l'altra sono elevate, tante sono le maniere di potersi spostare, auto, aereo, treno (qui la nota dolente, sembra che il sindacato del trasporto su gomma sia talmente forte che poco a poco nel tempo ha quasi azzerato le linee dei treni che esistevano, per raggiungere Rosario, da Buenos Aires, c’è un solo treno dal lunedi al venerdi, i posti sono esauriti e il primo biglietto disponibile a Gennaio 2012!!! Holè), e gli Omnibus (a due piani, per 56 passeggeri), che per  lunghe ore di percorso, sono attrezzati offrendo un buon confort al passeggero; due le proposte, la prima (e più diffusa) è la poltrona/semi letto, e la seconda, la poltrona/ letto (consigliata per i viaggi notturni).                                                                                                           Felix e io, partiti da Buenos Aires la mattina della domenica (nell'omnibus...), lasciando alle nostre spalle il ricordo dell’avventura del crollo nella calle Mitre (alla fine il Tribeca fù riaperto 4 giorni dopo, senza ulteriori problemi), fummo accolti dall'immensa pianura della Pampa, con la sua ripetività e la sua monotonía (assomiglia alla pianura Padana… però senza tanti paesetti e città che incontri ogni 20 km…),campi e...solo, campi..., ci aspettava a Rosario (città con 1.500.000 abitanti), mio fratello Marcello, per un appuntamento privilegiato, un invito a pranzo nello storico Circolo Sardo della città!!                                                                                                                                                                  Rosario è una tranquilla città sviluppatasi lungo le rive del “biondo” e grande fiume Paranà, la terra tutto intorno è talmente tanta che le case si continuarono a costruire nel tempo a uno o a due piani, e il disegno urbanístico ripete quello a quadri con la numerazione del 100 ogni cento metri…                                                                                                     Tante le ville e villini del 800'/900' disegnati con gusto, decorazioni pittoriche e  stucchi in abbondanza per dimostrare il potere dei soldi accumulati grazie agli anni di abbondanza economica... (che richiamò architetti, bravi scultori, e maestri decoratori che in questa città proliferarono per tanto tempo), che poi, poco a poco, con le varie crisi che si successero... una dietro all'altra, furono abbandonate, vendute... e poi, la speculazione con l'abbattimento e la sostituzione dei bei edifici con nuovi palazzi a 5, 6, 7… piani.                                                                                                         Oggi nei principali boulevard, con tante palme e giardini curati, tra mamme e bambini che giocano... trovi ancora testimonianze della Rosario di ieri, al posto delle  ville, a volte, un cartello con tanto di fotografia per ricordare… una città che fù orgogliosa del passato e, forse, affrettata a cambiarlo alla ricerca di ritoccare la propria immagine per il futuro...                                                                                                                                                                                   E come tutte le città dell’america latina a Rosario si vive bene di giorno però la notte la sicurezza privata è meno… sicura…per cui meglio spostarsi con un taxi, anche qui a prezzi economici, con tassimetro, e facile da incontrare, e anche qui, alla moda di Buenos Aires… Formula1!                                                                                                                                                                                     Non molto distante dalla piazza principale (il centro della città qui è ipotetico…) con il palazzo del comune e la cattedrale, il monumento alla “Bandiera Argentina” (i cui colori sono, il celeste, il bianco e, il celeste), cioè, un edificio con tanto di “fuoco perenne” e con tanto di guardie il giorno e la notte, per tenere sotto controllo la fiamma, affinchè non si spenga mai…per una folata di vento forte o (come ci capitò una sera) a causa di acquazzoni tropicali…(tra il vento e l’acqua, che scendeva a secchiate, sembrava la fine del mondo, e tutto durò 25 minuti!!); una volta all’anno tutte le massime autorità della città si riuniscono nella Sala delle bandiere (al piano terra…) per celebrare il "giorno della Bandiera"… ed è festa in tutta l’Argentina.                                                                                                                                                                                   Occasione appetitosa (in tutti i sensi…), giusto in quei giorni si festeggiava la “Feria de las Comunidades”, gli immigrati di ieri e di oggi provenienti da mezzo mondo, con figli e nipoti ( tutti  riuniti in associazioni), una volta all’anno partecipano alla grande festa di tutte le comunità presenti a Rosario, montando una vera e propia Fiera (accanto al Paranà, nel vecchio porto...), con tanto di chioschi di informazione, vedita di prodotti importati e locali, ristoranti che offrono la cucina regionale di provenienza (molte volte con interpretazioni del gusto alla maniera argentina...), palcoscenici piccoli e grandi per l’esibizione di gruppi autoctoni, facendo sì che per una volta all’anno tutti i rosarini(?...) abbiano il piacere di ricordarsi delle tante culture che negli anni hanno sicuramente arricchito la vita della città.                                                                                                                                                                                                                                                                            La geografía della zona è dominata dalla pianura, chilometri e chilometri di terra piana senza fine…è la “Pampa umida”, cosi chiamata perchè il grande fiume Paranà la invade periódicamente quando la troppa acqua delle pioggie, chiede al fiume di “allargarsi”, moltiplicandone  le dimensioni…(questo fà si che, per esempio, gli animali lasciati al pascolo libero, quando il fiume cresce, se non recuperati tempestivamente, molte volte periscono per annegamento…se non riescono…a nuoto, a salvarsi…).                                                                                                             E come tante regioni che desiderano farsi conoscere dai turisti, non molto distante da Rosario, attraversando il nuovo e alto ponte sul Paranà (capace di far passare senza problemi le gigantesche navi che solcano il fiume...), a circa 80 Km. (da queste parti i chilometri sono considerati come metri...sono capaci di andare al cinema a 159 Km. di distanza senza scomporsi più di tanto per vedere l’ultimo film di successo… ), c'è una simpatica cittadina, Victoria (sistemata su dolci colline…finalmente!) un pò rustica, sempre con il reticolato di strade típico argentino…in grande sviluppo turistico, con un Casinò (anche una scuola di Lingua italiana!), e un complesso nuovo di zecca che sono le “Terme” (acqua salata che viene estratta a 1.300 metri di profondità e acqua dolce del fiume…) strutturato con piscine dai disegni sinuosi, sparse qui e là sulle colline  e, all’aperto, tra prati verdissimi e palme che invitano a godere la spettacolare vista sul fiume e che a fine giornata offre un tramonto da sogno…

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