viernes, 1 de noviembre de 2013

Tunisi (Terza parte)


                                                                  Edifici inclinati... 
 Abbandonata (nel 698) la capitale Cartagine (considerata, prima della sconfitta...inespugnabile), dopo che i romani la rasero al suolo... (“Carthago delenda est”), i superstiti decisero di costruire un’altra città, un pò più all’interno, e sempre sopra una collina, creando quindi quella che oggi è, la Medina (il cuore storico di Tunisi).                                         E non poteva quindi mancare un porto, per i traffici marittimi, per cui la città, come normalmente accade, si estense dalla Medina, verso il mare (su terreni pianeggianti, e un tempo, paludosi).  E, molti secoli fà, le costruzioni delle case erano basse, senza problemi di fondamenta...   Con l’arrivo poi, dei “piani alti”, le cose cambiarono.  Il terreno, debole, non sempre fù tenuto in considerazione, per cui, poco a poco, nel tempo, alcuni edifici incominciarono ad avere leggere inclinazioni.  Oggi, la capitale, vanta questo “curioso” spettacolo, di scarsa sapienza costruttiva.  Se fate una passeggiata per il centro di Tunisi, vi accorgerete che, parecchi sono gli edifici inclinati, di diverse epoche, alcuni anche abbastanza recenti, che, magari, cercano un improbabile compratore...   Alcuni definitivamente disoccupati, altri, miracolosamente abitati...   E`un curioso gioco quello di andare in giro per osservare i possibili edifici “inclinati” (e magari fotografarli), ma ne vale la pena...   
                                                                    Spazzatura
La spazzatura nelle strade della città (ma anche altrove è uguale) è talmente tanta, abbandonata qui e là, nei vari angoli, e non, della città, che i tunisini hanno accettato tale disfunzione, al punto che (forse) nemeno ci fanno più caso...  Per le strade, pochi i cestini urbani (ne avrò visti, sparsi per il centro della città, da contarsi sulle dita di una mano, forse perchè hanno paura che li rubino...). Nemmeno all’interno dello stesso aereoporto della capitale, li cerchi ma non li trovi...  Ogni tanto ti imbatti sugli altrettanto pochi cassonetti di raccolta della spazzatura (sempre, strapieni... in attesa di un ipotetico camion che li svuoti...).   Per le strade, se cè vento, puoi vedere volare sacchetti di plastica, cartacce..., in uno strano gioco danzante...   Il commerciante, per esempio, pulisce si, la parte che gli interessa, di fronte al proprio negozio, ma poi non la raccoglie.  Lascia il monticello di spazzatura al vicino che, senza problemi, pulirà la sua parte di fronte al proprio negozio, lasciando il tutto ad aumentare il monticello del vicino...    Il bello è che, non sò poi che fine farà il tutto..., forse si spargerà per la città (ed è per questo che poi si vedono liberi per aria?...).  Insomma, sembra che la spazzatura, si volatilizzi grazie al vento (e qui cè nè tanto...).   Pochi gli spazzini visti al lavoro per le strade, in brevi tratti di strada...   Il resto, uguale come sempre, oltretutto, la gente butta, dove si trova, quello che vuole buttare, e cosi và avanti (dicono che prima della “Rivoluzione” del 2011, la città fosse più pulita...).
Trasporti a Tunisi (e nel resto del paese).
La capitale ha sei linee chiamate “Metropolitana leggera”(di superficie), e quella della GTM che collega  Cartagine.   Le linee si incrociano nel nodo di scambio, di fronte alla stazione dei treni, ed esattamente nella Piazza Barcelona.  Sui mezzi pubblici si può viaggiare a un prezzo che varia a seconda di dove si voglia andare (massimo mezzo dinaro).  La rete metropolitana è il mezzo più rapido per spostarsi, i treni, lunghi e robusti (credo di fabbricazione ungherese), si fanno strada rapidamente seguendo i percorsi accanto al traffico privato, super intenso e sempre bloccato...  Tutti gli automobilisti ed i pedoni sanno dell’esistenza dei mezzi elettrici per cui, quando passa il treno, suona magari il campanello... e se non lo senti...                              Però miracolosamente, tutto và come sempre...   

 Se ci si vuole spostare in treno, la rete ferroviaria del paese è estesa e ben funzionante, generalmente viene servita da treni a nafta per compiere i lunghi percorsi, con poche carrozze per ogni treno (ci sono mezzi nuovi e vecchi, questi ultimi ridotti veramente male..., la manutenzione...).    A volte capita di partire con 15 minuti di anticipo sull’orario previsto e magari di arrivare una mezz’ora prima...    I biglietti sono economici, per una distanza di 200 Km si può pagare 10 Dinari (5 Euro), e, per due Dinari in più  si può scegliare la 1 classe!     Tunisi e la costa del Sahel hanno ognuno una linea  elettrificata (coperta da treni nuovi della Hunday, ed anche vecchi mezzi ungheresi..., anche questi, sempre carenti di manutenzione...), il servizio in generale è buono e comodo, praticamente due metropolitane, coast to coast....

Salam...negoziante che non togli la spazzatura...salamelek...