miércoles, 14 de junio de 2023

"Un biglietto di sola andata"


All’uscita E18 dei voli intercontinentali dell’Aereoporto di Fiumicino sono tra i primi a raggiungere il “Gate”, è ancora notte fonda fuori dell’aereostazione, la partenza del volo Thai operato con un Boeing 747 Jumbo Jet proveniente da Bangkok e diretto a Madrid è confermata alle 6,15, è questo uno dei primi voli che partono in questa mattina fredda e nuvolosa.  Mi fà compagnia una pesante sacca piena di libri che, poco a poco stò trasferendo dalla  casa che ho in affitto a Roma alla piccola e bassa mansarda che ho trovato a Madrid, in pieno centro.  La Spagna… un sogno che poco a poco diventa realtà per me, una scelta di vita che non potevo più rimandare, il desiderio di conoscere un’altra cultura, la sua storia, la sua lingua, la sua gente. Non mi sentivo un’emigrante, era una scelta di vita fatta accettando anche le paure di entrare in un mondo sconosciuto ma che si è rivelato poi familiare.  Si questo mi aveva immediatamente comunicato la capitale spagnola dal mio primo viaggio in “perlustrazione”: a Madrid mi ero sentito a mio agio, nonostante la paura che la grande ed estesa metrópoli può incutere, la distanza e insieme il rispetto. 

Una città multirazziale che, con la sua perfetta organizzazione accoglie il viandante e colui che chiede di essere accolto senza fare domande, accettandolo súbito come uno della famiglia. 

E quanti saranno gli amici che incontrerò e conoscerò nel corso dei due decenni che mi vedranno madrileno! Quanti altri sardi che come me sceglieranno questo paese per viverci, mi racconteranno le loro vite, il loro girovagare alla ricerca di un porto dove approdare… Come Piero e Josefa, lui del centro della Sardegna e lei spagnola, che si conobbero in Francia, tutti e due al tempo molto giovani, partiti dal proprio paese alla ricerca della fortuna, lavorando e facendosi rispettare in fabbrica formando quindi una famiglia e con il desiderio di tornare presto a casa.  Tra i due vinse lei, con l’accondiscendenza affettuosa di lui e insieme misero sù un bar caffetteria, nella Madrid delle “Pesetas”, quando ancora viveva il dittatore Franco, anni di sacrifici con orari impossibili da calcolare e dei tentativi di Piero di proporre ai clienti iberici sia piatti sardi che italiani che, allora, non sempre incontravano l’apprezzamento… o il tentativo di far conoscere il caffè “espresso” agli spagnoli abituati a bere un cattivo caffè che per necessità si serviva accompagnato da un poco di latte.

Ma si`un caffè penso che ci stia bene, ho bisogno di svegliarmi, hanno appena aperto il bar vicino al gate così mi premio con l’ultimo buon caffè italiano accompagnato da un profumato cornetto appena sfornato…  e quanti, con differenti proposte, i ristoranti e le pizzerie che si apriranno negli anni nella capitale spagnola, molti di questi gestiti con successo da sardi, che diventeranno miei buoni amici, e offriranno al pubblico spagnolo sempre più la qualità e il gusto dei nostri sapori.  E in tanti di questi locali sempre uno o più sardi li ritroverai servendo o proponendo e suggerendo i piatti del giorno, o sfornando ottime pizze, un mondo parallelo distribuito nei vari quartieri-città aperti dalla mattina alla sera.

Decido di ingannare l’attesa della partenza sgranchendo le gambe e facendo due passi sopra l’inevitabile moquette stesa sul pavimento di cemento per attutire i rumori che aumenta la sensazione di essere quasi soli, tra quelle sale sempre gremite di viaggiatori in attesa di partire…  e Monica, arrivata giovane anche lei in Spagna dal nord della Sardegna, con, nella valigia un titolo di studio universitario senza valore in patria, decisa a farsi valere e rispettare, sfidando le diffidenze momentanee e riuscendo poi a conquistare la tranquillità di poter fare progetti per il futuro. 

Ma sí  ho deciso che nell’attesa mi concedo la lettura del giornale appena arrivato, fresco di stampa, mi siedo comodamente nelle larghe poltrone d’attesa lottando ancora una volta con una sonnolenza che nonostante il forte caffè non mi abbandona, leggo distrattamente e ogni tanto sonnecchio…  Cristiano, cagliaritano, in Spagna da alcuni anni, perennemente alla ricerca del suo “nord” che nell’Isola non ha avuto gli apprezzamenti che sicuramente meritava, viaggiatore nella nuova europa “Shengen”, con le valigie sempre pronte per l’occorrenza, innamorato, questo si`, molto spesso corrisposto.        

Il giornale l’ho sfogliato con poco interesse, lo richiudo e lo aggiungo ai libri che testimoniano la mia vita da artista, l’alzataccia mattutina si vendica facendomi sbadigliare cotinuamente, decido così di fare altri due passi, cercando di distrarmi guardando le vetrine dei negozi duty free che poco a poco vanno aprendo, tante le proposte che tentano il viaggiatore ad un ultimo acquisto, sconti e offerte che chissà se avranno risposta, mi muovo senza però allontanarmi troppo dal’uscita E18…  Barbara, giovane insegnante arrivata dal centro della Sardegna, innamoratasi di un ufficiale dell’esercito spagnolo con cui mise sù la sua famiglia ma diventando troppo presto vedova, apprezzata e amata dai propri alunni nei tanti anni di lavoro e adesso circondata dall’affetto dei suoi piccoli  nipoti, con il desiderio però nel fondo di ritornare nel suo piccolo paese, in quel luogo che negli anni poco a poco và spopolandosi senza ricambi generazionali. 

Quante storie conoscerò nel corso dei venti anni e più da quando sono diventato “madrileno”, comete che appaiono e che vengono oscurate da nuovi e continui arrivi, un fiume che non riesce a prosciugarsi, con la solita domanda che rincorre i nuovi arrivati, siamo emigranti o viaggiatori erranti?  L’altoparlante anuncia che il volo Thai è pronto ad imbarcare, fuori il cielo lentamente inizia ad illuminarsi mentre mezzo addormentati ci mettiamo in coda per entrare nel gigante aereo.  Molti di noi forse con solo il biglietto di andata, per scelta o per necessità, desiderosi comunque di scoprire nuove terre per costruirsi e inventarsi il proprio futuro. 

Dedicato a Piero e Josefa, a Monica, a Cristiano, a Barbara, per aver preso in prestito un pezzo della storia della loro vita, e dedicato a tutti i conterranei che mai perdono la speranza in una vita migliore, in qualsiasi angolo di questo mondo.

Madrid A.D. 2019