domingo, 29 de enero de 2012

In viaggio per, Machupicchu!


UN VIAGGIATORE QUALSIASI IL 13 NOVEMBRE 2011 SCRISSE:
 In viaggio per, Machupicchu!
Alle  4  (le 11 ora italiana/spagnola) suona la sveglia, grazie al cambio d’orario non risulta difficile alzarsi anche se, durante la notte varie volte ci si è svegliati per cambiare posizione ai pantaloni e alle scarpe (appoggiati sulla stufa elettrica) che non erano riusciti a resistere alla forte pioggia del giorno prima, alle 5 in punto ci attende Karin per condurci al pulman.          Cusco dorme, l’alba si fà sempre più coraggiosa e, dopo una frugale colazione (auto-servizio), arriva finalmente la 4x4 che ci porterà (non molto distante dall’Hotel) a un pulmino in attesa e con il motore acceso, siamo in ritardo, salutiamo i nuovi compagni di viaggio scrutandoli e cercando già di capire chi sono e da dove vengono…il pulmino parte finalmente  verso il paese di Ollantaytambo, a 68 Km di distanza, per raggiungere il treno (non ci sono altre possibilità se non a piedi…) che poi completerà i 110 Km di distanza da Cuzco (in internet, le informazioni su come arrivare a Machupicchu sono contrastanti, alcuni portali annunciano partenze dalla stazione di Cusco/San Pedro, altri da Poroy, la realtà è che in questo momento solamente 3 treni partono da Poroy, tutto il resto da Oyantaytambo…)                                                                                                                    Le ferrovie peruviane furono privatizzate molti anni prima ed oggi solamente i binari sono gestiti dallo Stato, tre  le Compagnie che svolgono il servizio per la città tra i monti: Peru Rail, Macchu Picchu Train e Inca Rail, tutte propongono differenti tipologie di servizio e d’orario, i biglietti si possono acquistare via internet o nella stazione, nel caso del Peru Train, anche nell’aereoporto di Lima (giusto nell’area delle partenze) o anche nella piazza principale di Cuzco, biglietto minimo A/R a 80 Dollari, insomma, se si vuole ci si può organizzare per viaggiare senza il ricorso dell’Agenzia di viaggi (quello che in principio pensavamo di fare Felix e io, prima dell’entrata in scena di Karin…).                                                                                                                                                                                          Il pulmino viaggia velocemente nella fredda mattina, l’autista, concentrato a recuperare il ritardo della partenza, non dà segni di volere dialogare, due nostre compagne di viaggio…una è di Murcia, l’altra è di Lima (lo scopriremo poi), continuano a parlare tra di loro, parlano di bambini, di come si vive  nella capitale peruviana… un’accompagnamento sonoro che poco a poco si zittisce mano a mano il viaggio si dilunga…                  Straordinarie le vedute che si propongono ai nostri occhi, monti altissimi che cadono a picco su una valle assolutamente piana e verde divisa da un bel fiume, è la “Valle Sacra degli Inca” con tanto di templi e rovine…(tra i paesi che si incontrano, Urubamba, Pisac, Chinchero, tutti attrezzati per il turista che voglia passarse qualche giorno contemplando la bellezza della natura e la storia), ogni tanto scopri delle curiose terrazze sia alla base dei monti, e, sopratutto, aggrappate nei fianchi di questi “colossi” della natura andina (i monti), le terrazze sono (ci spiegheranno) del tempo Pre-Inca e Inca (queste ultime realizzate con un’abilissima e perfetta técnica di incasso tra pietra e pietra) e poi ancora, nascoste tra le nubi…tante e tante altre terrazze che arrivano fino alle cime dei monti!!!                                                                                                                                                                                      Finalmente, dopo un viaggio di 1 ora e mezza, arriviamo nel delizioso e piccolo paese di Ollantaytambo (ad un’altezza di 2.850 metri s.l. del mare, cosa che ci permette un respiro un pò più tranquillo),  la strada provinciale in asfalto, lascia il posto a un cammino fatto di ciottoli, mano a mano che ci avviciniamo alla stazione si vede più movimiento di pulmini e di gente, i treni delle varie Compagnie, uno davanti all’altro, parcheggiati su due binari, perfettamente in ordine di partenza, aspettano i passeggeri, cè un único binario fino ad Aguas Calientes (la stazione di arrivo) ed il percorso (42 Km) sarà di un’altra ora e mezza.                                                                                                                                                        Il gruppo del nostro pulmino si dirige compatto verso il treno che ci viene indicato, è un vagone/motrice único, della Compagnia Machu Picchu Train, rivestimenti all’interno in legno, finestroni ampi sia ai lati che sopra le comode poltrone, il tutto per far godere della splendida natura che, rigogliosissima, ci accompagnerà per tutto il viaggio insieme al confort di un servizio a bordo tipo “aéreo”, colazione, caffè, bibite e acqua, curato nei dettagli da giovani assistenti di bordo desiderosi ci coccolare il viaggiatore…alle 7,20, puntualissimo, il treno, parte…                                                                                                                                        Segue…  

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