domingo, 29 de enero de 2012

Buenos Aires ...Come muoversi per la cittá


UN VIAGGIATORE QUALSIASI IL 24 NOVEMBRE SCRISSE:                                                                                                                                  
Buenos Aires: COME MUOVERSI PER LA CITTA` 
-La Capitale Federale ha attualmente una rete Metro con 7 linee, la Linea A, nata nel lontano 1913 (fu la prima in tutta l’America del Sud a costruire) è quella dove ancora oggi viaggiano treni con i vagoni "romantici" (ma scomodi) in legno che, in occasione delle celebrazioni dei 100 anni, stanno iniziando a sostituirli poco a poco                con nuovi e confortevoli treni…(moderni non si sà, di seconda mano...si), per individuare la stazione, all’esterno             è posizionata un'insegna “SUBTE”, bella grande, rotonda,luminosa (la notte) e con il colore della línea che passa  di lì. Dentro la metro fate molta attenzione perchè certe stazioni nei momenti di grosso movimiento passeggeri,  (avendo poche uscite ed entrate) soventi sono i “tappi”, che rallentano il movimiento della gente che si accalca per entrare o uscire…e che possono essere pericolosi per la sicurezza, sia personale che “oggettistico / monetaria”… numerosi sono gli “scippatori” professionisti in attesa del cliente…sia dentro il treno che fuori…
-I Taxi sono frequentissimi e facili da acchiappare, li trovi a tutte le ore e tutti (di colore nero con il tetto giallo) hanno il tassametro, non ti meravigliare se, avendo valigie, ti chiedono di sistemarle accanto al posto del conduttore, è la prassi, per il resto, come nelle grandi città dell’america del sud, preparati a vivere l’emozione della “Formula 1”, tu, senza volerlo, ne sarai coinvolto in diretta…infatti molti conduttori si muovono con una tale spericolatezza nel traffico che si incazzano se qualcuno tenta di rubargli quei pochi metri guadagnati con "sudore"… una volta arrivati a destinazione, ti dimenticherai di avere passato i tuoi momenti di angoscia, ma, non ti preoccupare, li rivivrai nel prossimo taxi…
-I Bus di linea (chiamati OMNIBUS o COLLETTIVO….), che coprono le esigenze dei portegni sono  privati, colorati con le scritte più fantasiose…tante sono le Compagnie che circolano per la città, tutti i bus  hanno i numeri adatti per un “miope”, le scritte sono belle grandi e grosse e le vedi comodamente a 100 metri di distanza, anche qui c’è un motivo (probabilmente), molti mezzi viaggiano (anche questi), a velocità sostenuta per cui, quando sei alla fermata e aspetti la tua linea, devi avere il tempo di leggere il numero del bus in arrivo… per chiedere  in tempo che si fermi…sennò vanno dritti…                  Le fermate possono avere delle semplici pensiline di colore “oro” (con struttura a “tortiglioni”, stile classico… con stratificazioni  di pittura che risalgono ai temi dei tempi…), oppure semplici pali di metallo piantati nel marciapiede, con un cartello misura cm.15x60 (in verticale o orizzontale)  indicante il numero della línea e il percorso (a volte, il cartello, lo trovi anche inchiodato al tronco di un albero…).                                                                                                                                                                              Molto importante, nei “collettivi” devi entrare con le monete alla mano (attenti, in Argentina le monete scarseggiano…non si sà perchè…), una macchinetta ti dispenserà il biglietto una volta inserita la somma da pagare (1,25 pesos a persona), non sperare di commuovere l’autista chiedendogli di cambiarti in monete i tui “pesos” di carta, non è di sua competenza…
-Le strisce pedonali…in Italia sappiamo che quando ci sono, e tu, autista, ti imbatti in una di queste, “cerchi di fermarti”... se un pedone vuole attraversare la strada…(tralascio altri paesi dell’Europa dove, appena si accenna solamente di volere attraversare sul passaggio pedonale, la macchina si inchioda!), bene, a Buenos Aires le strisce sono considerate come una “decorazione” della strada (dagli automobilisti), per cui, fai estrema attenzione quando vuoi andare all'altro marciapiede, o approfitti di un momento "tranquillo", guardando attentamente che non arrivi qualche bolide,… sennò è preferibile fare qualche passo in più dove c’è un semáforo (lì, si fermano al rosso...), insomma, senza fare l’Eroe…!!!
-I nomi delle strade sono generalmente indicati con cartelli attaccati (a due metri e mezzo d'altezza) a un palo posto all’angolo tra due strade (molto spesso anche con il nome dello sponsor che ha pagato per la realizzazione del cartello…), non cercare inutilmente la targa indicante il nome della via come siamo abituati, murata nella parete nell'edificio dell'angolo.  In alcune strade del centro storico però le puoi ancora incontrare, in metallo smaltato o in marmo... ancora saldamente ancorate al muro... testimonianze di ricordi lontani… di una grande città che nel tempo ha continuato e continuerà a cambiare…
- "Retiro" è il più importante nodo del traffico passeggeri della città, confluiscono la stazione dei treni, quella dei bus e una linea del Metro.La "Stazione Retiro" dei treni, in effetti è composta da tre edifici, uno di fianco all'altro, la più antica e più bella (Retiro Mitre, costruita nei primi anni del 1900, con una struttura in ferro che ricorda quella della Stazione Centrale di Milano), è oggi mezzo abbandonata, tra i tanti binari e marciapiedi, pochi i treni a lungo percorso che partono (dal lunedì al venerdì, uno per giorno...), il resto, alcune linee (private) per l'hinterland che risvegliano con il loro rumore, il torpore delle gigantesche "volte" in ferro e vetro, muti testimoni di un passato pieno di vita.... il secondo edificio ( Retiro Belgrano) sembra una copia, però molto più piccola, della "Mitre", mentre il terzo edificio, "Retiro San Martin", costruito in origine con materiali economici (legno e metallo leggero) con l'intenzione di una sostituzione dello stesso più solida e bella...rimase nella condizione iniziale (probabilmente perchè finirono i soldi...).                                                                                               Oltre alla stazione del Metro (una seconda linea è in "avvicinamento"...), infine, l'affollata stazione degli "Omnibus", un edificio funzionale in cemento (che dichiara prematuramente una vecchiaia precoce...), per gli autobus a due piani, confortevoli, comodi, che collegano (al posto dei treni...), Buenos Aires con il resto del paese...creando (questa volta si), insieme a una continua umanità in movimento, una confusione da "gran bazar"... che un tempo regnava nella vicina e bella "Retiro Mitre"...

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