lunes, 28 de marzo de 2011

...Scuola di teatro a Quito...

IL VIAGGIATORE QUALSIASI L'11 LUGLIO 2010 SCRISSE:

Sono al mio quarto viaggio in Ecuador e, avendo come “struttura nel mio DNA” il teatro (avendoci “vissuto” dall’età di 17 anni..) giusto alla mia seconda puntata a Quito, venni a conoscenza (non si riesce a stare lontani dal palcoscenico...) che qualcosa covava nella città a 2.800 metri di altezza s.l.d.mare...una scuola di teatro in tutta regola.            Da buon europeo, abituato a un sistema oramai collaudato che ha dato l’opportunità di formare tanti professionisti negli anni, mi incuriosiva il fatto che in Ecuador esistesse una scuola per futuri artisti (devo dirlo apertamente, conoscendo le difficoltà in cui vive l’università di Quito, mai avrei pensato che invece l’arte avesse un assoluto rispetto e quindi esistesse) .                Conobbi cosi’ Jorge Mateus (regista) e la Scuola di Teatro dell’Università Centrale, complesso appoggiato sulle dolci però energiche pendici del Vulcano Pichincha... chissà, tutto in questa città è legato al vulcano...il carattere della gente qui non è nè brusco nè tantomeno violento..un’ estrema gentilezza è permanente, la stessa gentilezza che poi (con mia piacevole sorpresa) ho trovato negli studenti dell’Università (ricordo sempre le Università italiane, fretta, anonimato, distacco...), qui a Quito è come vivere improvvisamente un tempo “rilassato”, non esiste la fretta e se fretta cè, mai innervosirsi...non cè nè bisogno, non fà parte di questa cultura...il tempo qui è “relativo”...                Dicevo di Jorge, insieme ai suoi colleghi (Santiago, Madelein e Marcelo) sono i quattro Maestri che hanno l’incarico di prendere in consegna il gruppo di allievi dal primo anno scolastico (una media di 30 per anno) forgiandoli e seguendoli per 4 anni per poi consegnarli alla società per iniziare cosi l’avventura della vita...            E’ un lavoro paziente però pieno d’amore (ve lo assicuro), con pazienza e, sopratutto, calma, comunicano il rispetto delle regole e, insieme ai professori dei differenti segmenti quali attuazione, danza, musica, storia del teatro, estetica, lingue, educazione fisica, e poi storia dell’arte, controllo vocale sia nello spazio scenico che di fronte a un microfono...faranno si’ che l’allievo impari tutte le regole per diventare un serio attore professionista.              Ricordo (e non me lo dimenicherò mai) la prima volta che entrai nel Teatro della scuola per assistere alle prove di un delizioso quanto duro testo “Peccato che sia una sgualdrina” di John Ford, che Jorge dirigeva, quel giorno vari operai lavoravano nel tetto di lamiera del teatro, era un “taglia e salda” necessario perchè le pioggie continue producevano un effetto “pozzanchere” all’interno del teatro e gli operai con ripetuti colpi che riuscivano a farsi sentire in maniera assolutamente “diretta” all’interno dello spazio scenico, non potevano fermarsi, bene, nonostante tutto, sia gli allievi che Jorge, lavorarono concentratissimi come se nulla stesse accadendo, isolati completamente dal resto del mondo...mi dimostrarono un’assoluta professionalità, il lavoro doveva essere eseguito nelle ore previste e non ci si poteva fermare per nessuna ragione...quel giorno capii molte cose di questo mondo andino...da quando li conosco, mai e dico, mai, sia Jorge che i suoi colleghi mai hanno alzato la voce, mai si sono permessi di “mettersi in cattedra” , sempre il rispetto hanno caratterizzato il loro lavoro, cosa che è recepita e messa in pratica da tutti gli allievi, ma la cosa non si ferma nell’ambito del teatro, anche negli altri corsi dell’Università Centrale di Quito si respira la stessa “aria” tranquilla, non esiste la fretta, e perchè poi dovrebbe esistere...mah...assolutamente una grande filosofia di vita...Napaikuy Università Centrale!!   

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