Memorie di un viaggiatore qualsiasi...LA CASA DI GINO (a Tonsupa)
Ebbene si, sono sveglio dalle 4 di mattina (ieri sera alle 20, a letto!, ero stremato dal viaggio), e, dopo un buon sonno ristoratore, fatta colazione, alle 6,30, con un calore che preannuncia un giorno chiuso e nuvoloso, mi sono trasferito dall’appartamento alla piscina, per continuare a scrivere, sperando almeno che i raggi del sole, nonostante un cielo coperto dalle nuvole, riescano ad abbronzarmi... (speriamo!). La spiaggia è solamente a poche decine di metri dal complesso di appartamenti (un nuovo Hotel, costruito sulla battigia...copre la visuale del mare, ma non importa! in caso di tzunami...almeno ho una barriera!!), sento il suono delle onde che, a ripetizione, e continuamente, si scaricano e ritornano a formare quella massa dal nome...oceano... Pacifico!, con colori verde biancastro (stesso colore che ho visto a Lima, lo stesso colore del mare ad Ostia...). L’aria calda è carica d’umidità (solamente verso le 4 di mattina ho sentito la necessità di coprirmi con il lenzuolo), fuori del recinto, operai mattinieri tagliano chissà cosa, con il contributo canoro di uccelli ecuatoriali che si raccontano le loro avventure, le loro storie, e i loro amori. Non è periodo turistico per gli ecuatoriani, fra qualche mese, alla chiusura delle scuole, tutta la costa si riempirà degli abitanti “andini” che scenderanno in massa, dai monti, a riempire alberghi, case e sistemazioni private varie, e i costegni, per offrire maggiori servizi, poco a poco si vanno organizzando con nuovi servizi taxi e bus per la comodità dei turisti. Ieri pomeriggio, una volta arrivato a Tonsupa, sceso dal bus, ho fermato un moto/taxi (secondo le indicazioni che mi avevano dato, per 1 dollaro mi avrebbe portato a destinazione), naturalmente carrozzeria totalmente “fai da te”, e che per 2 dollari !!! (non è sceso di 1 centesimo...) mi ha portato all’appartamento di Gino, dove sono ora, buca dopo buca, saltando qua e là, acchiappando la valigia e la giacchetta che minacciavano continuamente di voler scendere senza il mio permesso... Il custode del complesso “Wuashu 1”, Isidro, un atipico ecuatoriano, piccolino, dall’aspetto europeo/però, no, insieme a sua moglie, cura con dettagli il suo lavoro, ed alle 7, si sono messi a pulire la piscina (qui non si scherza...gli occhi vedono e riferiscono...), nonostante io sia l’unico essere umano ad abitare il complesso di case. E`questo un condominio di 19 appartamenti, ampi e con tutti i comfort, con una piscina grande al centro, con fiume di lato, e alberi di banano tutto intorno (qui la vegetazione cresce senza nessun permesso...), il tutto ben curato e tenuto in ordine dall’efficiente custode. All’arrivo, sotto indicazioni datemi da Rita, chiesi ad Isidro se avrebbe cucinato per me, la risposta fù che già non è la stagione (si riferisce al fatto che, evidentemente, quando sono giorni di festa e le case si riempiono, cucinando per tante persone, offrendo piatti di pesce fresco e riso in bianco, con contori vari, riescono a far quadrare meglio il bilancio familiare), e qui, che è sempre estate... suona strano per noi della parte freddo o caldo..,.ma và bene cosi, ho deciso che, dopo un’altra colazione, andrò a visitare, fare acquisti e revisare la posta mail, nella vicina Tonsupa. Napaykuy...Gino Minoli!! Gracias!!






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