In viaggio verso
Quito…nuova storia di, un viaggiatore qualsiasi…
Ebbene si, con un accompagnamento
musicale diffuso negli auricolari offerti dalla compagnia Iberia, viaggio in
direzione della capitale equatoriana, lasciandomi alle spalle giorni intensi di
lavoro con il desiderio di ritornare a respirare l’aria dei 2.800 metri
(s.l.d.mare), che è, nientemeno l’aria di Quito, la stella delle Ande, posta
esattamente sul passaggio della línea immaginaria, ma reale, dell’equatore,
ancora una volta il mio desiderio è quello di riuscire a raccontare per gli
amici fedeli, e non, le sensazioni, respirare e vedere per poi raccontare,
benvenuti nel mio viaggio! Scrivo
grazie al nuovo portatile HP che mi permette, con poco peso e piccole
dimensioni, avere un amico fedele ponto a raccogliere le mie idee, accanto a
me, una bella ragazza (non capisco di dove sia, non parla spagnolo, e non vuole
dialogare…), che, al mio arrivo sull’aereo, piangeva disperatamente, è facile
capire per chi, difficile capire per chi, nel senso che, i conti non tornano,
se stessimo viaggiando verso un paese di lingua non spagnola, capirei che
l’amore abiti in Spagna, ed esattamente a Madrid, e lei stia rientrando a casa
sua…quindi? Bene, viaggio tranquillo,
scrivo che sono le 22 ora italiana (mancano 2 ore all’arrivo, ore 18 ora
equatoriana), ci aspettano le Ande con avviso di turbolense e tempo instabile
(a Quito piove quando meno te lo aspetti, meglio portarsi il
parapioggia…sempre), e mi aspetta il nuovo aereoporto di Quito (si chiama
sempre Mariscal Sucre) posto in una vallata, con probabilità di nebbie
frequenti, ma, meno male, fuori del centro abitato (ricordate che il vecchio
aereoporto era cinto d’assedio da grattacieli e case varie che rendevano gli
atterraggi, una prova di grande abilità per i piloti…), l’area del nuovo
aereoporto di chiama Tababela, e una volta atterrati, dopo i controlli doganali
(mi sto portando 2 valigie cariche di abbigliamento da lasciare agli amici
ecuatoriani), conto di prendere il Bus (4 Dollari) e poi, un taxi che mi
porterà a casa della splendida Rita
Minoli.
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