miércoles, 10 de abril de 2013

In viaggio verso Quito...nuova storia di, un viaggiatore qualsiasi...


In viaggio verso Quito…nuova storia di, un viaggiatore qualsiasi…
Ebbene si, con un accompagnamento musicale diffuso negli auricolari offerti dalla compagnia Iberia, viaggio in direzione della capitale equatoriana, lasciandomi alle spalle giorni intensi di lavoro con il desiderio di ritornare a respirare l’aria dei 2.800 metri (s.l.d.mare), che è, nientemeno l’aria di Quito, la stella delle Ande, posta esattamente sul passaggio della línea immaginaria, ma reale, dell’equatore, ancora una volta il mio desiderio è quello di riuscire a raccontare per gli amici fedeli, e non, le sensazioni, respirare e vedere per poi raccontare, benvenuti nel mio viaggio!   Scrivo grazie al nuovo portatile HP che mi permette, con poco peso e piccole dimensioni, avere un amico fedele ponto a raccogliere le mie idee, accanto a me, una bella ragazza (non capisco di dove sia, non parla spagnolo, e non vuole dialogare…), che, al mio arrivo sull’aereo, piangeva disperatamente, è facile capire per chi, difficile capire per chi, nel senso che, i conti non tornano, se stessimo viaggiando verso un paese di lingua non spagnola, capirei che l’amore abiti in Spagna, ed esattamente a Madrid, e lei stia rientrando a casa sua…quindi?   Bene, viaggio tranquillo, scrivo che sono le 22 ora italiana (mancano 2 ore all’arrivo, ore 18 ora equatoriana), ci aspettano le Ande con avviso di turbolense e tempo instabile (a Quito piove quando meno te lo aspetti, meglio portarsi il parapioggia…sempre), e mi aspetta il nuovo aereoporto di Quito (si chiama sempre Mariscal Sucre) posto in una vallata, con probabilità di nebbie frequenti, ma, meno male, fuori del centro abitato (ricordate che il vecchio aereoporto era cinto d’assedio da grattacieli e case varie che rendevano gli atterraggi, una prova di grande abilità per i piloti…), l’area del nuovo aereoporto di chiama Tababela, e una volta atterrati, dopo i controlli doganali (mi sto portando 2 valigie cariche di abbigliamento da lasciare agli amici ecuatoriani), conto di prendere il Bus (4 Dollari) e poi, un taxi che mi porterà  a casa della splendida Rita Minoli.  

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